Pedalata della Befana

 

Ieri giornata della Befana anarchica, festeggiata con regali per tutti al suono delle peggiori canzoni anarchiche. Ve ne regalo una, Figli dell'Officina

Oggi pedalata della Befana, decisamente meno anarchica. Pedaliamo in 10, più o meno insieme, ci si aspetta, ci si divide solo in virtù dei percorsi: chi fa il corto (Aleza, Acacio e Furio girano ad Arenzano), chi fa il medio (Suze, Billy e Claudio girano a Cogoleto) e chi fa il lungo (Fabio, Luca, Maurizio, Pietro girano a Celle).

Ogni gruppo ha il suo perché e merita un proprio commento.

Il gruppo del corto fa prevedere un gran futuro per Alexa. Seguita tutto il giorno da Gianni Furio, il miglior allenatore della squadra femminile possibile. Chiedere alla Paoletta. Furio la seguiva, chiacchierava e gli dava consigli. Ricordo bene il momento in cui scattò il cambio di ritmo. Si saliva verso il Passo del Portello, Gianni urlava qualcosa (probabilmente “cadono le pere”) ed io la incitavo: “Dai Paola, insisti, così lo stacchi, andiamo avanti e non lo sentiamo più”. Fu l'inizio di una gran carriera, di successi Coppe Piemonte, Gran Fondo del San Gottardo ecc. Ma tutto nacque da lì, dall'enorme stimolo che può dare la presenza di un uomo come il mitico Gianni Furio al tuo fianco.

Il gruppo del medio si accuccia alla ruota di Claudio, metronomo perfetto e pedala regolare fino a quando la Suze commette un errore. Vede una scritta su una costruzione e chiede: “Cos'è Arcelor Mittal?” Billy comincia una lunga lezione di storia della fabbrica di Cornigliano, partendo dal Reparto Officina dell'Italsider dove era delegato di fabbrica Guido Rossa, operaio comunista ammazzato dalle Brigate Rosse, per passare all'Ilva (risparmiando per ragioni di tempo le problematiche ambientali genovesi) arrivando all'attuale Arcelor Mittal, al problema di Taranto ecc. ecc. Per fortuna il fiato di Billy è corto, appena c'è un semaforo ed una salita perde colpi e deve zittirsi. Ecco comunque spiegata “Figli dell'Officina”.

Il gruppo del lungo è invece quello più serio, dove la solidarietà si esplica davvero: colpo di freddo per Maurizio, Luca e Pietro lo attendono e lo assistono, Fabio è avanti, si ferma, non riesce a trovarli, insomma, nei problemi nessuno viene abbandonato.

In conclusione, una bella giornata di pedalate tutti insieme, magari un po' spezzettati dai diversi ritmi ciclistici ma aspettandosi e chiacchierando.

Alla prossima.
 

Billy

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